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Torre Vicereale

Costruita in epoca angioina, alla struttura originaria, di forma cilindrica, fu aggiunta la sopraelevazione a doppia altezza in epoca aragonese, ed altri due piani alla fine dell’800.

Dopo lo sbarco dei Turchi nel 1534, l’edificio divenne parte di un sistema di fortificazioni articolato in circa 400 torri che copriva buona parte delle coste dell’Italia meridionale. Queste torri, al momento dell’avvistamento di imbarcazioni nemiche, si trasmettevano segnali, con il fuoco di notte e con il fumo di giorno, per avvertire la popolazione dell’imminente pericolo, e si preparavano a difendere la costa. La torre, infatti, era dotata di tre cannoni di bronzo e di tre “petrieri” (piccole catapulte) in grado di mirare verso il basso.

Dopo l’acquisto a fine ‘800 da parte di privati, la torre è diventata di proprietà comunale negli anni ’90 ed in seguito restaurata. Nel 2011 è stata riaperta al pubblico ed attualmente ospita un Museo Civico con le mostre permanenti dell’artista cetarese Manfredi Nicoletti e di numerosi pittori della costiera, i cosiddetti “costaioli”, nonchè il “Museo vivo” di un altro grande artista cetarese, Ugo Marano, allestimento che concepì negli anni ’70 e che ha potuto riproporre nella torre di Cetara poco prima della sua scomparsa.

Sito ufficiale del Museo Civico: www.torredicetara.it

Chiesa di San Pietro Apostolo

Menzionata per la prima volta in un documento del 988, nel corso dei secoli la chiesa è stata rimaneggiata più volte, fino ad assumere la definitiva veste barocca nel XVIII secolo. il campanile invece risale al XIV secolo.

Il portale in bronzo, opera dell’artista Battista Marello, si apre sull’unica navata del monumento con transetto e altari laterali. Alla sinistra dell’entrata è collocata una interessante lapide a Grandenetto d’Aulisio, l’eroico cetarese che nel 1484 condusse in salvo a Napoli il principe Federico, secondogenito di Ferdinando I d’Aragona, facendolo scampare così alla “Congiura dei Baroni” di Salerno e guadagnando per sé e per il suo paese numerosi privilegi.

Nelle cappelline laterali sono sistemate delle tele che vanno dal periodo barocco al primo ‘900; sull’altare vi è un dipinto su tavola della seconda metà del XVI secolo raffigurante il Crocifisso con ai piedi i Santi Pietro, Paolo, Giovanni Battista, Giovanni Evangelista, Maria Maddalena e la Vergine Maria. Oltre ad un pulpito ligneo e ad una statua della Madonna con Bambino, nella chiesa è conservata una statua di San Pietro Apostolo, della prima metà del Settecento, forse opera di Giacomo Colombo.

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Chiesa e Convento di S. Francesco

Edificato alla fine del XIV secolo, il complesso è formato dalla chiesa di S. Francesco, dal chiostro (oggi sede di un ristorante), dai locali della Confraternita e dall’attuale sede comunale.

La chiesa edificata nel 1585 presenta una struttura a navata unica con affreschi sotto la volta e sulla facciata, dove è raffigurata una Immacolata Concezione. Nella zona absidale si vede, invece, una Deposizione dell’artista cetarese Marco Benincasa e sulla navata una raffigurazione di Suor Orsola Benincasa che aizza i marosi contro la flotta del pirata Ariadeno Barbarossa.

Chiesa di S. Maria di Costantinopoli

Edificata alla fine del XIX secolo, la chiesa si presenta a navata unica con transetto e torre campanaria. Nel 1910 un nubifragio causò il crollo della navata principale che venne ricostruita negli anni successivi e fu terminata nel 1921.

Sull’altare in marmi policromi è posto un dipinto raffigurante la Madonna di Costantinopoli; gli affreschi delle vele sono dell’artista Manzo, la Vergine di Costantinopoli che sovrasta l’ingresso sul lato esterno della chiesa, venne realizzato nel 1932 dalla ceramica Pinto di Vietri sul Mare.

Nella sagrestia, infine, si conserva un bassorilievo in marmo a sfondo di una fontana a parete.

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